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QUARRY LIFE 
2018

Breve descrizione del progetto
L'idea si sviluppa sulla pista ciclabile, di circa 1,4 Km realizzata attorno al confine sud, sub-ovest della cava di Monte Giglio. La pista, realizzata da Italcementi con materiale i-Drain, è frequentata da cittadini per la pratica di attività sportive: footing, passeggiate lente o veloci, luogo di passaggio per ciclisti o semplice transito. La pista è frequentata cittadini di tutte le età e accoglie un notevole bacino di persone. Si propone di allestire lungo la pista una serie di cartelli informativi su ciò che c'è "dietro la recinzione":

  • fotografie di come era prima e come è ora: dalla morfologia naturale del terreno alle pareti verticali e spaccature
  • raffigurazione della flora e della fauna che trovano in cava il loro habitat naturale e che mai sarebbero giunte nell'area originale
  • sviluppo di "applicazione" per smartphone in grado di leggere i QRCode presenti sui pannelli per richiamare pagine web con filmati, fotografie e documenti sulla biodiversità del luogo
  • i pannelli si completano con suggerimenti per la pratica di esercizi fisici che possono essere svolti sul percorso
  • si individua un'area che dalla pista ciclabile possa permettere l'accesso in sicurezza all'interno della cava non più coltivata dove verrebbe allestito un punto di osservazione del nuovo habitat
  • l'organizzazione di visite per le scuole e per tutti nell'area della cava non più coltivata incentiverebbe i cittadini ad un maggior interessamento alla tutela ed al miglioramento del nuovo ambiente

Descrizione lunga del progetto e degli obiettivi
L’idea da noi proposta, che dovrà certamente essere sviluppata e sicuramente migliorata durante la fase vera e propria dello sviluppo del progetto, si concentra su un utilizzo particolare della pista ciclabile, per poi proseguire all’interno della cava in modo virtuale prima e, finalmente, reale dopo. Se la cittadinanza conosce la particolarità e la presenza della biodiversità tipica della cava di Monte Giglio, avvicinandola ad essa, sarà più motivata alla sua tutela. La pista ciclabile rappresenta idealmente il "portale" di ingresso per la scoperta della biodiversità che si sviluppa nell'ambiente di cava (utilizzo particolare della pista).

Gli obiettivi
ricerca per migliorare la conoscenza dell'ambiente: cosa si intende per biodiversità; perché si insediano nuove specie animali e vegetali; come si formano le zone umide in cava
individuare un metodo di divulgazione accattivante:
durante le passeggiate
durante la pratica sportiva sulla pista
utilizzo di una decina di pannelli informativi distribuiti sul percorso della pista ciclabile con fotografie delle specie originali e della attuale biodiversità. I pannelli potrebbero raffigurare il modo di esecuzione di esercizi fisici.
utilizzo di moderne tecnologie in grado di stimolare la curiosità: applicazioni per smartphone attivabili attraverso un QRCode posto su ogni pannello. L’applicazione rimanda ad un sito internet che riproduce il contenuto del pannello in forma più estesa e con informazioni più complete. Si pensa di dare maggior spazio a immagini e, se possibile, filmati.
La ricerca delle informazioni costituirebbe il lavoro principale, ma anche, a nostro avviso, il più complesso. Si pensa ad un gruppo di lavoro composto da studenti in biologia, fotografi, volontari con particolare attitudine la lavoro di ricerca e di gruppo, responsabili di Italcementi ai quali chiedere informazioni di carattere tecnico. Deve essere individuato anche un accesso alla cava non coltivata. L’accesso deve trovarsi ovviamente sulla pista ciclabile. Entrati in cava, deve essere predisposto un percorso attraverso l’habitat che nuove forme di vita hanno trovato entro la particolarità del paesaggio modificato dall’attività estrattiva. E’ il punto di osservazione diretta su flora e fauna insediata nella cava.

Metodi
Ricerca sulla morfologia originale dell’area di cava prima dell’attività estrattiva:

  • Insediamenti abitativi
  • Terreni
  • Flora e fauna

Ipotesi di fonte delle informazioni:

  • gli uffici tecnici
  • biblioteche
  • famiglie del luogo

Comuni interessati:

  • Calusco d’Adda
  • Carvico
  • Villa d’Adda

Modificazioni che l’attività estrattiva ha portato all’ambiente:

  • Scavi
  • Modifica di corsi d’acqua o bacini naturali

Contatto necessario con Italcementi:

  • Uffici tecnici
  • Uffici per lo studio ambientale
  • Responsabili e personale di cava
  • Esperti dell’attività di coltivazione della cava

Sono necessari:

  • Disegni
  • Fotografie
  • Testimonianze

Necessario produrre materiale fotografico e documentaristico attuale. Per questa parte è possibile rivolgersi a locali associazioni di fotoamatori. Servono adeguati permessi per l’accesso alla cava attraverso la società Italcementi. Ricognizione della pista ciclabile per rilevare la collocazione dei pannelli informativi.

Per unire anche l’attività fisica è necessario che vengano interpellati esperti o allenatori. A Calusco ci sono diversi studenti e laureati ISEF, che possono essere contattati per la preparazione degli esercizi fisici praticabili sula pista ciclabile con una sequenza legata al percorso e che saranno descritti e rappresentati con disegni.

I risultati raccolti costituiranno il materiale su cui si svilupperanno i pannelli informativi e i contenuti delle pagine web.

Timeline del progetto

  • 15 giorni per costituire il gruppo di lavoro
  • 45 giorni per reperire materiale e informazioni presso gli uffici tecnici dei comuni confinanti con la cava di Monte Giglio
  • 45 giorni per reperire le autorizzazioni necessarie per l’accesso alla cava e reperire le informazioni da Italcementi
  • 30 giorni per raccogliere materiale da esperti locali: studenti in biologia, allenatori sportivi, fotografi
  • 60 giorni per sintetizzare il materiale raccolto per presentarlo alla commissione

Persone e gruppi coinvolti

  • Direttivo delle Consulta per il coordinamento del team di ricerca
  • Gli Uffici tecnici dei Comuni di Calusco d'Adda, Carvico e Villa d'Adda
  • Personale di Italcementi (cementeria di Calusco d'Adda e cava Monte Giglio) per accesso alle porzioni di cava non più coltivate per rilevarne l'ambiente modificato dalla attività estrattiva, la flora e la fauna che in esso si sono sviluppate, oltre che per la raccolta di informazioni specifiche sull'ambiente di cava
  • Associazioni locali che fanno parte della Consulta delle Associazioni con specificità necessarie allo sviluppo del progetto.

Diamo più valore
Affiancare al costante uso della pista ciclabile, realizzata in prossimità di un tratto di circa 1,4 KM di confine con la cava di Monte Giglio, da parte di cittadini di Calusco per footing, camminata lenta o veloce, con un percorso in grado di comunicare le caratteristiche naturali che l'ambiente di cava ha contribuito a formare. La cava non verrebbe considerata solo come un ambiente depauperato dall'originale conformazione, ma come un nuovo ambiente fonte di nuova ricchezza naturale. L'informazione distribuita lungo il precorso della pista ciclabile mediante pannelli espositivi unita alla possibilità di accedere in alcuni tratti della parte di cava non più coltivata per "vedere" le nuove forme di vita che l'ambiente di cava ha contribuito ha creare, costituisce una ricchezza conoscitiva senza eguali. Se ben qualificata la cava non è solo "scavo" ma una fonte di nuova vita. La cava, nonostante l’innegabile presenza "invasiva" potrebbe essere vista come un nuovo habitat entro il quale prendono dimora nuove specie animali e vegetali che meritano di essere scoperte e preservate. Potrebbe crescere la consapevolezza che per costruire le case in cui abitiamo serve il cemento, che per produrre il cemento serve la materia prima, che per estrarla è necessario modificare forzatamente il territorio, ma se ben recuperato, anche con il contributo intellettuale della comunità, può essere riconsegnato ad essa con una ricchezza diversa, fruibile, visitabile ed utilizzabile anche per fare sport. Meno risorse spese in “spiegazioni” e più in azioni.